Tamara, la Escort che mi regalò l’amplesso più appagante della mia vita
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L’inverno, a Milano, è un periodo alquanto complicato. Le giornate sono brevi. Ed il sole è una rarità. Io e Melissa stavamo insieme da dieci anni. Forse troppi per chi, come il sottoscritto, ha trascorso il primo quarto di secolo passando da una donna all’altra, alla ricerca del divertimento più puro e, perché no, talvolta estremo.
Non mi sono fatto mancare nulla, lo ammetto. Ho fatto sesso con donne di ogni età: coetanee, milf e gilf. Ho sperimentato qualsiasi cosa: orgie, bondage, scambi di coppia e tutto quanto possa essere sperimentato nel gioioso mondo del sesso. Poi ho conosciuto lei, Melissa. Un fulmine a ciel sereno. Un incontro casuale, in metropolitana.
Melissa, un colpo di fulmine travolgente
Un inatteso colpo di fortuna. Un posto libero, l’unico in tutto il vagone, fece modo che i nostri sguardi potessero incrociarsi. Ed un sorriso, reciproco, mi fece capire che eravamo attratti l’uno dall’altro. Qualche parola di circostanza, le solite che avvengono in queste situazioni. E poi la proposta di prendere un caffè, visto che entrambi scendevamo alla stessa fermata.
Iniziò così la mia storia d’amore con Melissa, un rapporto inizialmente basato su una grande attrazione fisica. Autentiche maratone del sesso che ci fecero capire, nel prosieguo della relazione, come quel continuo interesse reciproco partiva da un’intesa cerebrale profonda, autentica e genuina. Conobbi lei e, come per incanto, non sentivo più quella necessità di evadere, stringente ed impellente, che mi attanagliava quotidianamente.
C’era lei. Volevo solo lei. Per lei avrei fatto, ed ho fatto, qualsiasi cosa. Col passare degli anni, tuttavia, l’intesa sessuale non era la stessa dei primi tempi. Mai avrei pensato, in tutta onestà, che il nostro rapporto diventasse abitudinario, un rito da dover compiere obbligatoriamente. Una sorta di dovere coniugale, pur essendo soltanto conviventi, che mancava dell’effervescenza che ci consentì di iniziare, e consolidare poi, il nostro rapporto.
La voglia di evadere come ai tempi d’oro, provare esperienze nuove ed avventurose, aveva fatto capolino nella mia mente ormai da svariato tempo. Ed il momento, in quella cupa giornata invernale milanese, era alquanto propizio. Melissa, quel weekend, si trovava a Peschici per il matrimonio di una sua collega dei tempi dell’università.
Voglia di evasione
Solo in casa, ero indeciso sul da farsi. Volevo qualcosa di coinvolgente. Qualcosa che potesse davvero rompere gli schemi, andare ben oltre alla ormai stancante routine di coppia, facendomi ritornare giovane. Una specie di “ritorno al futuro”, qualche ora che mi facesse nuovamente sentire vivo, voglioso.
In quel momento, come spesso accade per qualsiasi altro tipo di necessità, mi affidai alla rete telematica. Stavolta però, a differenza di altre circostanze, non volevo dedicarmi ad un classico e scontato atto masturbativo. Decisi, quindi, di fare un’esperienza insolita, per me inedita: incontrare una Escort.
Lessi svariate recensioni degli utenti e notai come il portale Escortmaps.com, a differenza di altri, aveva valutazioni in gran parte lusinghiere. Consultando il sito, mi incuriosì molto Tamara, una quarantenne che offriva tutta sé stessa in modo disinibito e riceveva in una zona piuttosto discreta ai confini della città di Milano. Riservatezza e lussuria erano, a tutti gli effetti, quel che stavo cercando.
Durante il colloquio telefonico fui immediatamente rapito dalla voce di Tamara, rassicurante, accogliente ed estremamente dolce e focosa al tempo stesso. Le foto, poi, parlavano da sole: una terza di seno abbondante ed un lato B da urlo, da far letteralmente invidia alla maggior parte delle ventenni.
Un magnifico amplesso
La incontrai. Qualche convenevole, una doccia e poi iniziò a spogliarsi, mostrando un corpo perfetto, sinuoso, ancor più arrapante di quanto si potesse intuire ammirando le foto del suo profilo. Il mio attrezzo di piacere era già duro e turgido. E quando iniziò a leccare dolcemente il glande, con una sapienza ed una maestria mai provate prima in vita mia, iniziai a godere intensamente.
Ero pronto. La cavalcai lussuriosamente. I suoi gemiti di piacere, la sua figa calda e vogliosa, mi fecero riscoprire il piacere puro ed autentico del sesso. E dopo averle fatto raggiungere l’orgasmo, il mio cazzo era ben lubrificato e predisposto ad un’agevole rapporto anale.
Il cumshot finale, poi, fu la degna conclusione di un’ora e mezza di sesso selvaggio, duro, al cospetto di una donna splendida, birichina e porca. Molto porca. Feci un’altra doccia, la salutai e la ringraziai per le emozioni che mi fece rivivere. In quel momento capii, definitivamente, che la mia indole era la stessa di dieci anni prima.
Dopo poco tempo, decisi di chiudere il rapporto con Melissa. Ed ora, nel pieno dell’esuberanza dei miei quasi 40 anni, mi godo nuovamente la vita. Alla ricerca, costante, di emozioni forti e goderecce che, proprio grazie a Tamara, compresi come fossero indispensabili per il mio benessere. E di cui non ne potevo fare assolutamente a meno.
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