Pegno hot per una scommessa persa

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Mi chiamo Debora e mio marito è Carlo. Ho conosciuto P e il suo primo marito Giorgio alcuni anni fa. Carlo ed io eravamo sposati da diversi anni e non avevamo mai fatto niente di sessuale che coinvolgesse qualcun altro, finché non ho perso una scommessa.

Noi quattro eravamo a casa nostra per cena: ascoltavamo un po' di musica e facevamo a gara per vedere chi sapeva nominare per primo l'artista/band. Su una canzone che oggi non ricordo nemmeno, ho audacemente annunciato il nome della band e Giorgio mi ha sfidato. Ero assolutamente sicura di avere ragione e Giorgio  era altrettanto sicuro che mi sbagliavo. Né Carlo né P sono entrati in questa storia.

Giorgio mi ha chiesto se ero così sicura di essere disposta a fare una scommessa e io ho detto subito che ci stavo e poi ho chiesto quale fosse la scommessa. Ha detto che se avessi avuto ragione, sarebbe stato il mio garzone per un intero fine settimana, facendo qualsiasi cosa avessi deciso di fargli fare. Ho pensato che fosse una buona idea e poi ha detto che se mi fossi sbagliata, avrei dovuto accettare che noi quattro prendessimo il sole nudi nel suo giardino e che sarei stata la sua schiava per il pomeriggio. Non avevo mai fatto niente del genere prima d'ora, nemmeno con Carlo, ma ero così sicura di avere ragione che ho accettato. Carlo mi ha chiesto se ero sicura di voler accettare la scommessa e mi sono vantata che sarei stata più che felice di avere Giorgio come schiavo per il mio fine settimana.

P lasciò la stanza e ritornò, mettendo un album sul loro stereo (questo ai tempi dei 45 giri e dei 33 dischi in vinile). Quando la stessa canzone ha iniziato a suonare, ho proclamato di nuovo il nome della band e poi P mi ha passato l'album e ho sentito il mio cuore scoppiare: Carlo ha detto che sono diventata bianca, mentre mi rendevo conto che avrei dovuto prendere il sole nuda con Giorgio e P. Naturalmente ho cercato di farmi strada a fatica per sottrarmi alla scommessa ma anche Carlo ha detto che ero d'accordo e che dovevo pagare.

Il giorno dopo, siamo arrivati a casa di Giorgio e P. ed ero terrorizzata: Giorgio mi salutò con un grande sorriso sul viso e un evidente rigonfiamento nei pantaloni, facendo sì che il mio cuore iniziasse a battere all'impazzata.

Ci ha portato sul retro e ci ha dato da bere. Gli ho detto che avevo bisogno di un paio di drink prima di poterlo fare e lui si è messo a ridere. Ho buttato giù rapidamente il primo e il secondo drink e mi è stato consegnato il terzo drink quando Giorgio si è messo di fronte a me e si è fatto scivolare giù i pantaloncini e li ha buttati giù di lato. P si tolse velocemente il top e i pantaloncini e rimase lì nuda. Ho guardato Carlo e ho notato che si era già tolto la camicia e che stava facendo cadere i pantaloncini, rivelando il suo cazzo eretto. Fissava P e sorrideva.

Giorgio si avvicinò a me, prese la parte inferiore della mia maglia e la sollevò sopra la mia testa. Lo guardai con occhi supplichevoli e lui sorrise, allentò il reggiseno e lo tolse. Ho guardato di nuovo Carlo per chiedere aiuto e mi ha ricordato che ero la schiava di Giorgio per il pomeriggio e mi ricordo di aver visto il suo cazzo molto duro contorcersi con una punta molto bagnata.

Poi Giorgio mi ha baciato rapidamente sulle labbra mentre sbottonava e apriva la cerniera dei pantaloncini. Ha cominciato a farli scorrere giù mentre si è piegato giù, baciando rapidamente ciascuno dei miei capezzoli. Ha anche baciato la mia fica e di nuovo stavo morendo e sentivo anche un formicolio e mi sono resa conto che anche se ero così spaventata e imbarazzata, mi stavo bagnando.

Ho preso il mio terzo drink, l'ho sorseggiata e ne ho chiesta un altro.

Giorgio mi portò in un salotto e mi disse di sdraiarmi e di rilassarmi. Il sole era caldo e ho detto a Carlo che avevo paura di scottarmi. Giorgio ha detto che non c'erano problemi e mi ha detto di alzarmi e di stare davanti a lui. P gli porse una bottiglia di crema solare e lui procedette a spalmarla su tutto, compreso il seno, il culo e l'interno delle cosce.

Il suo cazzo era più o meno delle stesse dimensioni di quello di Carlo ed era altrettanto duro ed eretto. Ho provato a spalmare la lozione con un solo dito e lui mi ha preso la mano e l'ha forzata attorno al suo cazzo e mi ha detto di strofinare la lozione davvero bene. Ho capito che non avevo altra scelta che accarezzare il suo cazzo mentre lo spalmavo. 

Giorgio ha poi annunciato che era ora di divertirsi: mi ha ordinato di tenere il suo cazzo in mano perché P facesse lo stesso con Carlo. Poi ha ordinato a Carlo di allungare la mano e accarezzare i seni di P e lui ha allungato la mano e ha iniziato ad accarezzare i miei seni. Potevo dire che Carlo si stava divertendo più di me, ma sapevo anche che avevo perso la scommessa e non avevo altra scelta se non quella di assecondare ciò che Giorgio mi aveva ordinato.

Carlo è venuto per primo, spruzzando la sua roba su tutto il corpo di P. Giorgio ha iniziato a sparare il suo sperma e in pochi secondi mi sono ritrovata coperta di succulenti schizzi.

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